UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO

Accordo con il Governo: guardiamo al merito, non alla propaganda – Parte seconda

La Uilm invita le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici a discutere dell’accordo sottoscritto dalla Uil e dalla Cisl in piena libertà ma con pacatezza e soprattutto guardando le iniziali posizioni del Governo, le richieste formulate da Cgil, Cisl e Uil e i contenuti dell’accordo. Noi però siamo convinti di aver fatto un ottimo accordo, vediamo perché:

Argomento

Cosa voleva il Governo

Richieste di Cgil
 Cisl e Uil

Cosa è scritto nell'intesa

Collocamento

Delega per proseguire nel decentramento e nella liberalizzazione dei servizi di collocamento.

Rapidità della riforma e della sua messa a regime.Elevati standard di qualità per i servizi di collocamento pubblici.

Entro un anno sarà operativa la "rete dei servizi al lavoro" per favorire l'incontro tra offerta e domanda di lavoro.Diritto del lavoratore disoccupato a una proposta di lavoro o di formazione entro tempi brevi e certi. Possibilità per i privati e per le istituzioni bilaterali (senza fine di lucro) di fornire servizi di collocamento, così come avviene in molti paesi europei.

Tutela lavoratori atipici

Disciplinare le nuove tipologie di lavoro atipico.

Rafforzare le tutele e i diritti dei lavoratori atipici.

I lavoratori con contratti a termine accederanno ai trattamenti assistenziali (es. indennità di disoccupazione) secondo il principio di proporzionalità con i periodi di lavoro svolto.Sarà meglio definita la normativa sulle "collaborazioni continuate e coordinate" per ricondurre al lavoro autonomo quelle che hanno reali caratteristiche di autonomia e al lavoro dipendente le collaborazioni fittizie.

Mezzogiorno

Non c'era uno specifico progetto.

Politica di sviluppo basata non solo sui meccanismi spontanei di mercato e con l'obiettivo di tassi di crescita superiori alla media italiana.Uso dei fondi comunitari, rafforzamento della ricerca e più infrastrutture.Un piano di attrazione degli investimenti dalle aree sature del nord con forti incentivi.

Quota della spesa statale per infrastrutture al 45% riservata al Mezzogiorno e al 30% delle spese per infrastrutture del settore pubblico allargato (Anas, Fs, ecc.).Investimenti per centri di ricerca al Sud.Interventi sul sistema bancario per rendere minore il divario dell'accesso al credito tra Nord e Sud d'Italia.Interventi infrastrutturali sulle reti idriche, elettriche e di trasporto su gomma e rotaia.

Fisco

Ridurre le imposte sul reddito concentrando gli interventi sulle imprese e sugli alti redditi.Ridurre la progressività nell'imposizione fiscale.

Mantenere la progressività.Concentrare le riduzioni sui redditi medio-bassi.

Con la finanziaria del 2003, si porterà l'area di esenzione per i redditi minimi e prevedere specifiche deduzioni per i lavoratori dipendenti e i pensionati.Stanzia 5,5 miliardi di euro per una riduzione fiscale concentrata sui redditi inferiori a 25 mila euro annui.Riduce l'Irpeg (imposta reddito persone giuridiche) del 2% e stanzia 500 milioni di euro per la riduzione dell'Irap.

Decontribuzione

Abbattere di 3 - 5 punti percentuali i contributi per i lavoratori neoassunti.

Contrari perché non essendoci risorse economiche sufficienti si rischiava di penalizzare i neoassunti o di mettere in crisi i conti previdenziali che invece (vedi esiti commissione Brambilla) non richiedono interventi.

Non prevista.

Gli altri punti qualificanti dell'accordo (Contrattazione, Articolo 18, Arbitrato, Cessioni di rami d'azienda e Ammortizzatori) nella Prima parte.

Roma, 12 luglio 2002

 

torna all'homepage