UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO SINDACALE
FIM-Uilm 

Trattativa per il rinnovo del contratto nazionale 2003-2006 Confapi 

Non ci sono ancora le condizioni per una conclusione positiva del contratto Unionmeccanica-Confapi entro la moratoria. La trattativa prosegue, con una intensificazione del confronto sollecitata dai sindacati. Ma appare inevitabile il ricorso a iniziative di sciopero

Si è svolta a Roma il 23 aprile, presso la sede della Confapi, una nuova sessione di confronto tra Fim, Fiom, Uilm e Unionmeccanica per il rinnovo del contratto normativo nazionale.
All'incontro, svoltosi in seduta plenaria e dedicato ai temi dell'inquadramento e del salario, hanno partecipato i segretari generali dei sindacati metalmeccanici - Giorgio Caprioli (Fim), Gianni Rinaldini (Fiom), Tonino Regazzi (Uilm) - e il presidente di Unionmeccanica, Ida Vana.
Per Fim e Uilm, che hanno dichiarato di unificare le rispettive posizioni, Caprioli ha illustrato dettagliatamente alla controparte la proposta di riforma dell'inquadramento unico, motivandola con l'inadeguatezza del sistema vigente, vecchio di trent'anni, a riconoscere, valutare e premiare le professionalità dei lavoratori. La riforma, ha spiegato Caprioli, si basa sul passaggio dagli attuali 8 livelli d'inquadramento a 5 fasce, sulla individuazione di nuovi criteri di misurazione della professionalità, con relativa scrittura di nuove declaratorie, e sulla definizione di linee-guida per la contrattazione aziendale, sede contrattuale cui spetta l'applicazione.
Il presidente di Unionmeccanica ha replicato dichiarando di condividere il giudizio di inadeguatezza dell'attuale sistema. Ha affermato che da parte della sua associazione non vi sono pregiudiziali verso una riforma, che tuttavia va affrontata con un lavoro congiunto tra le parti e grande cautela, non potendone valutare anticipatamente i risultati e i costi. Per questa ragione, non c'è disponibilità a indicare date entro le quali la riforma andrà realizzata.
Passando al tema del salario, è stato Tonino Regazzi a illustrare per Fim e Uilm le richieste economiche per il rinnovo del contratto, dichiarando che si collocano nel rispetto delle regole definite dal Protocollo di luglio del '93, compreso l'esercizio, in esso previsto, dei due livelli di contrattazione. Ripercorrendo le voci relative all'inflazione che portano alla richiesta di 92 euro medi, ha confermato il giudizio di incongruità sull'inflazione programmata dal Governo per il 2003 e il 2004, non concordata con le parti sociali. Riguardo alla contrattazione di secondo livello, ha esposto la proposta di Fim e Uilm, già presentata al negoziato con la Federmeccanica, di sollecitare le confederazioni ad affrontare la riforma del sistema contrattuale; in assenza di esiti entro la vigenza del contratto, ai lavoratori che non fanno contrattazione aziendale andrebbe una cifra annua di 250 euro, a partire dall'inizio del quarto anno.
Nella replica, Vana ha manifestato apprezzamento per la dichiarazione di rispetto delle regole di luglio. Ha espresso la contrarietà di Unionmeccanica-Confapi a corrispondere attraverso il contratto nazionale cifre correlate alla contrattazione di secondo livello. Ha respinto le richieste specifiche della Fiom di riconoscere nell'aumento salariale del ccnl anche cifre relative all'andamento del settore e di aumenti uguali per tutti. Ha convenuto sul giudizio di non congruità dell'inflazione programmata dal Governo, pur astenendosi dall'esprimere cifre finché non siano chiari i costi complessivi del contratto. Ha concluso manifestando la volontà di proseguire il negoziato e auspicando la firma di un contratto in tempi ragionevoli, possibilmente con le tre sigle sindacali.
Fim, Fiom, Uilm e Unionmeccanica hanno convenuto di aggiornare il confronto ad una prossima sessione in plenaria, da tenersi quanto prima e affiancandola con approfondimenti in sedute ristrette per gruppi di temi.
Da parte loro Fim e Uilm hanno comunicato alla controparte che, data l'imminente scadenza della moratoria, si apprestano a proclamare iniziative di sciopero.

Roma, 23 aprile 2003

Comunicato rinnovo contratto Fim-Uilm n° 4

 

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