UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO

Giuliano Gritti intervistato dall'Eco di Bergamo


I metalmeccanici bergamaschi guadagnano troppo poco, il potere d'acquisto del loro stipendio è eroso dall'elevato costo della vita. Per questo motivo la Uilm ha intenzione di presentare una proposta di contrattazione di secondo livello territoriale che riguardi i lavoratori esclusi dai benefici dei contratti aziendali.
"Contratto provinciale per i metalmeccanici"La Uilm propone un accordo integrativo territoriale nella Bergamasca. "Siamo i primi in Italia"I metalmeccanici bergamaschi guadagnano troppo poco, il potere d'acquisto del loro stipendio è eroso dall'elevato costo della vita della nostra provincia. Il contratto nazionale non basta più. Ci sono sì, nella Bergamasca, i contratti integrativi aziendali ma riguardano solo il 40% dei lavoratori. Per la maggioranza delle "tute blu" orobiche, dunque, non è per niente facile tirare avanti con uno stipendio medio netto di 870 euro (un milione 700 mila lire delle vecchie lire). Prezzi, tariffe e costi sono aumentati a dismisura, gli stipendi, invece, molto meno.Per far fronte a questa situazione, la Uilm ha intenzione di presentare una proposta di contrattazione di secondo livello territoriale che riguardi proprio quel 60% di lavoratori bergamaschi che oggi è di fatto escluso dai benefici dei contratti aziendali.La proposta è inedita e Bergamo fa da battistrada in Italia."Abbiamo deciso - spiega il segretario provinciale della Uilm-Uil di Bergamo, Giuliano Gritti - di aprire la fase della contrattazione territoriale. Siamo i primi in Italia. Le modalità dovranno essere definite con gli altri sindacati, ma il punto è che la vicenda della contrattazione nazionale ormai si è conclusa e adesso bisogna guardare agli integrativi".Ma con una sostanziale differenza rispetto al passato. "La contrattazione - prosegue Gritti - finora è stata gestita solo a livello aziendale nelle imprese nelle quali il sindacato è organizzato e ha coinvolto solo il 40% dei metalmeccanici bergamaschi, escludendo gli altri. Ma ora occorre allargare a tutti i 50 mila lavoratori metalmeccanici bergamaschi la contrattazione di secondo livello, attraverso una piattaforma territoriale da presentare alla Federmeccanica e alla Confapi provinciali".Ciò non significa allentare l'attenzione sugli accordi aziendali. "Resta ovviamente l'impegno sul rinnovo dei circa 50 contratti aziendali che sono scaduti, ma in più c'è l'intenzione di estendere a tutti i metalmeccanici bergamaschi e a tutte le aziende del comparto la contrattazione di secondo livello".Facciamo un esempio: se il territoriale dovesse ottenere un aumento di 100 euro mensili e nella tal azienda si arrivasse a 150, in questa azienda l'aumento di 100 euro sarebbe garantito dal "territoriale" mentre gli altri 50 euro sarebbero ascrivibili a livello aziendale."Chiediamo - prosegue il segretario della Uilm - un forte aumento salariale sui premi di risultato che restano uno strumento positivo da consolidare, ma occorre anche realizzare una concreta e attiva partecipazione delle Rsu ai processi di riorganizzazione aziendale, alla formazione professionale e all'organizzazione del lavoro".Sul "quantum", evidentemente, la Uilm attende di concordare una linea comune con gli altri sindacati, e in particolare con la Fim. Non dovrebbe comunque essere lontano dalla media degli aziendali: per fare un esempio indicativo, all'Abb Sace si sta discutendo un integrativo con un premio lordo annuo a regime di 1.500 euro. "Con la Fim - dice Gritti - c'è una condivisione strategica della proposta e dunque con essa definiremo le richieste di merito. Con la Fiom, così come non c'era stata una sua esclusione da parte nostra sul contratto nazionale, allo stesso modo non c'è oggi sul contrattuale".Un altro punto importante dell'eventuale "territoriale" riguarderà la flessibilità: "Dobbiamo aumentare l'occupazione - dice Gritti - ma anche ridurre l'area della precarietà, stabilendo un tetto alla percentuale di lavoratori interinali e con contratti a termine e dando un diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato a chi ha avuto un rapporto a tempo determinato. Ma occorrerà anche coinvolgere preventivamente sindacati e Rsu sulle forme di assunzioni da utilizzare in azienda".Ma l'emergenza, per la Uilm , resta quella del salario: "Lo stipendio contrattuale nazionale di un metalmeccanico al 4° livello - spiega Gritti - è di 870 euro nette. Indiscutibilmente l'erosione del potere d'acquisto dei salari avvenuta nel nostro territorio ha determinato una condizione economica insostenibile per molte famiglie e per molti giovani che vogliano costruire una famiglia".Questa la conclusione: "Vogliamo aprire un confronto con Fim e Fiom per avviare un rapporto unitario in grado di rispondere concretamente alla priorità del salario che esiste per i metalmeccanici bergamaschi". L'obiettivo della Uilm è di arrivare al contratto territoriale entro l'estate.(27/01/2004)

Roma, 28 gennaio 2004

 

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