COMUNICATO
CONTENTO
SU Siderurgia:
"L' ILVA SI TROVI DEGLI ALTRI FORNITORI. ALLA CASSA INTEGRAZIONE PER 600 OPERAI".
''Il fatto che un' industria come l' Ilva sia vincolata a un
solo fornitore mi sembra incredibile: questo non puo' essere il pretesto
per un futuro smantellamento
dell' attivita' industriale'': e' il commento del segretario nazionale
della Uilm Giovanni Contento alla notizia della possibilita' che 600
operai dell' Ilva di Genova possano entrare in cassa integrazione in
seguito alla decisione della Cina di
ridurre il numero di licenze per la vendita di coke. ''E' necessario che
l' Ilva corra al piu' presto ai ripari - ha detto Contento, oggi a
Genova per un convegno della
segreteria regionale Uilm - e che non ci siano ripercussioni sui
lavoratori''.
Per il segretario della Uilm, ''un simile motivo non puo' essere un
pretesto per lo smantellamento dell' attivita' industriale, che deve
comunque proseguire nel rispetto delle norme ambientali''. Ieri Emilio
Riva, presidente di Riva Group, aveva dichiarato
che ''la decisione del governo cinese penalizza fortemente l' azienda. A
Genova, dove le cokerie sono state smantellate in ottemperanza ad una
sentenza della magistratura, non possiamo escludere la chiusura dell'
altoforno''.
Roma, 29 gennaio 2004
|
|