UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

Il Segretario generale della Uilm intervistato da Andrea Testa dell'ApCom 
Antonino Regazzi: "Doppia consultazione, e aumenti reali. Ci metteremo d'accordo".

L'intesa tra Fiom, Fim e Uilm per costruire una piattaforma unitaria è possibile. Antonino Regazzi, segretario generale dei metalmeccanici della Uil, rilancia e puntualizza la proposta sulle 'regole' avanzata dal suo sindacato. Forse mal interpretata - lascia capire ma non dice - e comunque da mettere sul tavolo di una discussione in corso (il 23 prossimo incontro) che deve ancora entrare nel merito degli aumenti retributivi da chiedere per il rinnovo contrattuale.

Punto chiave per affrontare il problema degli aumenti è la definizione delle cosiddette regole democratiche. Regazzi preferisce non parlare di referendum ma di "consultazione vincolante tra i lavoratori". Doppia, nella proposta della Uilm: "Una di mandato a trattare, su un documento puntuale. E una di mandato a chiudere, sulla fase conclusiva del contratto non ancora definita". Regole, sottolinea, " che valgono solo se ci sono piattaforme unitarie e accordo unitari".

La prima è un'idea alla quale il leader della Uilm dà credito: "Tra noi metalmeccanici c'è un clima migliore, ho trovato nella Fiom disponibilità a ragionare. Il 23 proveremo davvero a fare una piattaforma unitaria". Nessun cenno alla Fim-Cisl e ai commenti poco entusiastici di ieri. Le difficoltà, Regazzi le attribuisce a "una fase molto confusa iniziata con la nuova presidenza di Confindustria. Montezemolo ha parlato da subito di concertazione, ma non ha mai detto che serve per redistribuire la ricchezza".

Punta a questo, invece, il sindacato. In generale e nella vertenza specifica: "Se fino a ieri c'era una fase di contenimento dei salari, oggi occorre rovesciare l'impostazione e ridare potere d'acquisto per rilanciare i consumi". Tradotto in cifre, quanto chiederete a Federmeccanica? Regazzi non quantifica ma risponde: "Occorrono aumenti salariali forti e sostenuti. L'inflazione programmata non può essere un riferimento". Quella reale nemmeno, se non come tetto minimo: "Si andrà in su".

Roma, 16 settembre 2004

                                                                  Ufficio Stampa Uilm


 

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