UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO SINDACALE
FIM-FIOM-Uilm nazionalI

MARCONI SELENIA COMMUNICATIONS
SUL DESTINO DEI LAVORATORI, NESSUNA DECISIONE UNILATERALE

Nella giornata di oggi, 2 dicembre, era previsto un incontro tra il Coordinamento nazionale del gruppo Marconi Selenia Communications e la Direzione, avente per oggetto la verifica e l'eventuale integrazione dell'accordo sulla mobilità sottoscritto nei mesi scorsi.
In via preliminare, le Segreterie nazionali hanno posto alla Direzione la necessità di dare risposta alle voci circolanti in azienda relative al possibile scorporo delle parti di attività e dei lavoratori sia di MSC, che delle controllate, operanti nell'area della Sicurezza, verso altre società di Finmeccanica, a partire da Elsag.
La Direzione aziendale presente al tavolo, ha smentito tali voci, negando l'esistenza di un progetto in tal senso.
Sulla base di tali dichiarazioni, tranquillizzanti rispetto alla possibile modifica del perimetro e dell'assetto industriale di MSC, il Coordinamento si apprestava ad affrontare il punto all'ordine del giorno (mobilità).
Nel frattempo pervenivano notizie dai siti della Società dell'avvenuta comunicazione - fatta ai dirigenti e ai quadri aziendali - della decisione assunta di procedere allo scorporo della filiera Sicurezza dal perimetro MSC e controllate.
Quasi in contemporanea a ciò, la Direzione aziendale, in apertura dell'incontro con il Coordinamento, smentendo quanto dichiarato in via preliminare solo qualche ora prima, comunicava la decisione assunta la sera prima dal Comitato Strategico di Finmeccanica, di scorporare le attività - e conseguentemente i lavoratori interessati - relative alla sicurezza.

Ancora una volta i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali vengono messi di fronte al fatto compiuto!

Tale metodo è inaccettabile: decisioni che ineriscono il futuro, la prospettiva e la sicurezza dei lavoratori, non possono prescindere da un confronto preventivo che porti alla condivisione di condizioni atte a garantire le competenze tecnologiche e la sicurezza dei posti di lavoro.
Qualora tale impostazione aziendale (e della controllante Finmeccanica) dovesse diventare prassi, tutti i lavoratori del Gruppo - in nome di ipotizzate "pulizie di perimetro" (oggi Sicurezza, domani avionica, ecc) - sarebbero in balìa delle decisioni unilaterali dell'Azienda, senza nessuna garanzia.
Per segnare forte dissenso e netta contrarietà a tale impostazione aziendale - e ritenendo inutile proseguire il confronto con l'Azienda senza prima chiarire gli aspetti di strategia industriale e societaria con la stessa Finmeccanica - il Coordinamento ha abbandonato il negoziato e proclamato lo stato di agitazione in tutto il Gruppo, con assemblee informative in sciopero da tenersi nella giornata di venerdì 3 dicembre.



                                                                                   FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
                                                                        IL COORDINAMENTO NAZIONALE  MSC

Roma, 2 dicembre 2004

 

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