UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

Incontro a Palazzo Chigi tra Governo, Sindacato e Fiat. La Uilm giudica positivamente il piano industriale presentato dall’Azienda.

La Uilm giudica positivamente il piano industriale presentato oggi a Palazzo Chigi dalla Fiat.

L’amministratore delegato della Casa torinese ha confermato al Sindacato ed al Governo gli obiettivi fino al 2008 del gruppo industriale che è focalizzato su produzione automotoristica, di veicoli industriali e macchine movimento terra.

Il piano industriale prevede 17.700 milioni di euro d’investimenti, di cui 7.470 a titolo di ricerca e sviluppo. Uno sforzo che coinvolgerà Fiat auto per la quale è previsto, ha specificato Marchionne, un piano di investimento, sempre quadriennale, di circa 10 miliardi di euro, di cui 4 destinati alle attività di ricerca e sviluppo. La Fiat ha dichiarato di voler ampliare la gamma relativa ai marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Fiat veicoli commerciali attraverso il lancio di 20 nuovi modelli e 23 restyling: in pratica sono cinque le novità di prodotto non previste nel precedente piano e, invece, contemplate in questo.

Marchionne ha confermato a governo e sindacati un 2005 all'insegna di un risultato netto positivo, dopo le partite straordinarie, e un profitto netto superiore ai 700 milioni di euro nel 2006 a livello di gruppo. Per la Fiat Auto è prevista una riduzione della perdite della gestione ordinaria di circa 500 milioni di euro nel 2005, rispetto ai - 820 milioni del 2004, per ottenere nel 2007 un margine operativo positivo compreso tra il 2 e il 4%.

Marchionne ha inoltre ribadito che non ci sarà nessuna chiusura degli stabilimenti italiani ed ha assicurato che ''le eventuali situazioni di dissaturazioni degli stabilimenti verranno gestite senza il ricorso a provvedimenti drastici ma attraverso l'utilizzo di ammortizzatori sociali''.

Secondo il piano industriale illustrato oggi, Termini Imerese non raggiungerà nel 2008 il 100% dell'utilizzo della manodopera. Lo stabilimento siciliano è l'unico a fare eccezione nel panorama degli stabilimenti Fiat: se, infatti, a Mirafiori, Melfi, Cassino , Pomigliano e Sevel l'impiego della manodopera è previsto al 100%, a Termini Imerese si attesterà all'80%.

Marchionne ha voluto sottolineare che il nuovo piano di sviluppo richiede la condivisione da parte dei sindacati. La Uilm ha dichiarato di voler accogliere la sfida lanciata dal “management” della Fiat e ha espresso apprezzamento per il lavoro sin qui svolto dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. In questo senso il Sindacato farà la sua parte per rilanciare il settore e per farlo uscire dalla crisi.

Per la Uilm restano dei nodi critici su Termini Imerese (di carattere occupazionale) e su Mirafiori (di carattere infrastrutturale) che si possono risolvere con un confronto con il Governo, ma è necessario, principalmente un confronto con l'azienda, e solo successivamente con gli enti locali e l'Esecutivo stesso.

Quindi, è necessario stabilire modalità, tempi e argomenti di questo confronto.

Agli enti locali spetta il compito di colmare i “gap” infrastrutturali e, alla fine, tutto dovrà essere sottoposto all'attenzione del Governo, per proiettare le soluzioni al 2008 riguardanti Fiat e l'indotto ad esso collegato.

A partire da settembre sarà avviato un tavolo di confronto tra l’azienda e i sindacati e successivamente con il governo per monitorare gli sviluppi del piano presentato dal Lingotto e gli stessi  impegni del governo e delle amministrazioni locali al fine di superare l’attuale crisi e di creare le condizioni per il consolidamento e lo sviluppo del settore auto (Fiat  e  indotto) nel nostro paese.

Roma, 3 agosto 2005
Ufficio Stampa Uilm

 

 

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