UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

Antonino Regazzi al congresso Uilm di Potenza: “Federmeccanica trasferisce nel negoziato le spaccature al suo interno; non tiene conto che bisogna dare risposte concrete sul salario anziché proposte al ribasso. Invece, la proposta di Unionmeccanica-Confapi è positiva ed apre la strada ad una rapida conclusione della trattativa”. Su Fiat: “Il governo si prenda la responsabilità di un’iniziativa, ma sappia che il Sindacato non accetterà nessun licenziamento”.

La responsabilità della situazione di stallo nella trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanica è della Federmeccanica, che non è riuscita a superera le spaccature presenti al suo interno. Così il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi, spiega lo stato del negoziato al congresso provinciale della Uilm di Potenza. “La Federmeccanica ha la grave responsabilità di aver trascinato la trattativa fino a gennaio, creando un punto di stallo. E’ inconcepibile che la sua proposta conclusiva fosse inferiore a quella del giorno prima. Trasferisce nel negoziato le spaccature al suo interno e poi fanno offerte al ribasso”. Secondo Regazzi i sindacati hanno dato disponibilità a trattare anche sui temi legati alla competitività, alla flessibilità, alla produttività delle imprese, chiedendo in cambio di ridurre la precarietà.

La Federmeccanica “non può però non tener conto che bisogna dare risposte concrete sul salario”. Diversamente ha fatto la Confapi, che ha offerto un aumento di 118 euro, aprendo la strada ad una rapida conclusione della contrattazione. “Ci aspettiamo che dalla riunione del 17 degli organismi politici della Federmeccanica esca la disponibilità a chiudere finalmente il contratto, ricomponendo una proposta, che non può certo ripartire dalle 60 euro iniziali - osserva Regazzi - perchè altrimenti vorrebbe dire che non vogliono fare il contratto”. Secondo il leader della Uilm i sindacati dei metalmeccanici “sono in condizioni di chiudere” senza l'intervento degli organismi confederali o di una eventuale mediazione del ministero: “non ne vedo la necessità”.

“Per noi le condizioni per chiudere il contratto ci sono”. Così il segretario generale della Uilm, risponde alle dichiarazioni fatte sui giornali dal presidente e dal direttore generale di Federmeccanica, secondo cui il contratto delle tute blu ha poche ‘chances’ di essere rinnovato. “Noi attendiamo una proposta capace di portarci alla conclusione del contratto: così siamo restati nell’ultimo incontro con Federmeccanica - sostiene Regazzi, dal Park Hotel di Potenza dove è in corso il congresso regionale della Uilm - gli imprenditori ci pensino bene perchè dovrebbero assumersi loro le responsabilità di un’eventuale rottura".

Per quanto riguarda Fiat Regazzi è stato lapidario: "Basta con i giochi. Il Governo si assuma la responsabilità di individuare le soluzioni per l’azienda automobilistica nei modi e tempi che ritiene opportuni".

"Sarebbe un grave errore se il Governo perdesse altro tempo - ha proseguito il ‘leader’ delle tute blu della Uil- Fiat è un'azienda ancora in crisi, anche se il 2005 è andato meglio. Il 2006 potrebbe essere l’anno decisivo per uscire dalla crisi. Decida il Governo quali misure adottare per accompagnare l’azienda torinese fuori dalla crisi. Una cosa è certa: il sindacato non accetterà eventuali licenziamenti".

Roma, 14 gennaio 2006

Ufficio Stampa Uilm

 

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