UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO SINDACALE
Uilm nazionale

VITROCISET: OPERAZIONE SBAGLIATA E DANNOSA

Siamo sempre convinti che l'operazione di scorporo del ramo d'azienda aeroportuale della Vitrociset sia un'operazione sbagliata e dannosa sia per Vitrociset che per Enav.

Ciò premesso prendiamo atto che la possibilità che questo avvenga sta diventando sempre più concreta.

Prendiamo anche atto delle intempestive dichiarazioni, in merito alla sicurezza, con le quali eminenti personaggi politici (Lunardi, Scajola, Tassone) hanno accolto l'incautamente trionfalistico annuncio di Enav sulla disponibilità di Vitrociset a trattare la cessione (della serie "è cosa fatta!").

Evidentemente la "sicurezza dei cieli" non era poi così fondamentale per loro quando Pugliesi, all'indomani della tragedia di Linate, dava l'avvio ad una gara europea per esternalizzare quello che oggi vorrebbe internalizzare.

Davvero poco comprensibili scelte, dichiarazioni ed atteggiamenti che tendono a smantellare aziende sane e a disperderne le professionalità.
Questo a cominciare dal Governo che, disattendendo il tavolo di confronto presso il MAP, sta di fatto assecondando una disgregazione di competenze che potrebbe produrre conseguenze negative per il sistema Paese.

Una cessione parziale consentirebbe l'ingresso a gruppi stranieri per l'acquisizione della parte restante (Difesa e Spazio) e questa prospettiva (confermata da contatti già avviati con imprese spagnole e francesi) viaggia di pari passo con quella che vedrebbe nel Fondo Clessidra e in Finmeccanica i soggetti quasi naturali con cui concludere una compartecipazione azionaria di tutta Vitrociset o parte di essa.

Le risposte a questi interrogativi sono essenziali per ipotizzare quali saranno gli scenari futuri che riguarderanno i lavoratori di Vitrociset.

Per poter comprendere e, se del caso, condividere le scelte che produrranno uno o più assetti industriali pretendiamo che il Governo, tenendo fede all'impegno assunto a suo tempo, convochi i soggetti interessati affinché sia reso esplicito il piano industriale che si intende perseguire e gli strumenti da adottare per conseguirlo.

Fondamentale quindi convincerci che lo "spacchettamento" è un'operazione di tipo industriale e che, qualora avvenisse, prevedrebbe un'equa distribuzione delle competenze e la funzionalità degli organici, entrambe le cose corrispondenti ad esigenze reali e possibilità di sviluppo dell'una e dell'altra parte.
Affinché questo avvenga Vitrociset dovrà, attraverso alleanze industriali dichiaratamente vocate allo sviluppo e senza cedimenti riguardo attività fondamentali, garantire la possibilità di crescita della parte restante.

La UILM continuerà a lavorare e si opporrà con forza a qualunque soluzione parziale e non contestuale che non dovesse garantire prospettive, sviluppo e occupazione per tutta Vitrociset.

Roma, 13 gennaio 2006 
UILM NAZIONALE
UILM ROMA
RSU UILM SALARIA E TIBURTINA

 

 

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