COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
DALL'INCONTRO CON SIEMENS SPA SULLA DIVISIONE COM QUALCHE SEGNALE
DI APERTURA,
DA CONCRETIZZARE E SVILUPPARE
L'incontro richiesto da Fim, Fiom, Uilm nazionali e
dal Coordinamento delle Rsu sulle strategie industriali di Siemens della
divisione Com, si è svolto il 25 gennaio presso l'Assolombarda.
L'Azienda, presente all'incontro ai massimi livelli, ha dichiarato
l'infondatezza delle voci, diffuse in Germania, che attribuivano a Siemens
la volontà di uscire dalle telecomunicazioni. La Com, assieme a Sbs e LeA,
rimane un "sorvegliato speciale" per la redditività giudicata
troppo bassa nei confronti dei concorrenti, ma rappresenta un settore di
primaria importanza con il 23% del fatturato complessivo della Corporate e
il 40% del Gruppo in Italia. La divisione, per la direzione Siemens, ha
bisogno di essere ristrutturata per recuperare competitività e
redditività, per sostenere gli investimenti necessari all'innovazione
continua dei prodotti.
Il management ha affermato la volontà di mantenere in Italia l'intera
catena del valore (ricerca, produzione, vendita, assistenza) e le funzioni
di eccellenza della divisione a livello mondiale (ponti radio, mobile,
wi.max). Per sostenere questa scelta ha specificato quanto annunciato
nell'incontro del 14 novembre con lo speaker country: concentrare le
attività produttive a Marcianise, esternalizzare il reparto produzione di
Cassina, convogliare la ricerca e sviluppo in questo sito, sviluppare il
Service cedendo comunque a terzi le attività di build e a minor valore
aggiunto.
Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento hanno contestato la validità di questa
impostazione che indebolirebbe nella produzione e nel Service la presenza
e le capacità di Siemens, creerebbe una rottura del ciclo tra ricerca,
prototivazione e produzione, non offrirebbe nei fatti garanzie sul futuro
occupazionale dei lavoratori esternalizzati. La delegazione sindacale ha
ribadito la ferma contrarietà a processi di esternalizzazione e proposto
all'Azienda di affrontare il confronto sulle condizioni per ricercare,
dentro Siemens, il recupero di efficienza e redditività.
Dopo una pausa, per permettere all'Azienda di valutare
la proposta sindacale, fra le parti è stato concordato:
- per Cassina di congelare decisioni e atti nella
direzione dell'esternalizzazione della produzione e avviare il confronto
chiesto dalla delegazione sindacale (incontri fissati per il 14 e 15
febbraio),
- per il Service di predisporre un confronto preventivo, prima dell'avvio
di qualsiasi procedura, non escludendo soluzioni diverse e lo spostamento
di personale da attività a basso a quelle a più alto valore aggiunto.
La dura lotta delle lavoratrici e dei lavoratori
di Cassina, la solidarietà di altri siti coinvolti nel disegno aziendale,
la ferma volontà e unità di tutto il Coordinamento hanno conseguito un
primo, seppur parziale, risultato: adesso sul tavolo del confronto non ci
sono solo le ipotesi delle esternalizzazioni.
L'unità, la forza, l'intelligenza dei
lavoratori dovranno ora misurarsi con l'Azienda, per aprire una fase nuova
che porti al rafforzamento della presenza di industriali di Siemens in
Italia.
La delegazione sindacale ha, infine, richiesto di
fissare un incontro sulle strategie industriali di Siemens per tutte le
aziende del Gruppo operanti in Italia. Incontro che Siemens si è
impegnata a fissare.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Il Coordinamento nazionale Rsu
Roma, 26 gennaio 2006
|
|