UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

  

Antonino Regazzi, Segretario generale della Uilm, interviene al XXIV Congresso nazionale della Fiom (Montesilvano).

Sintesi dell'intervento

Un buon contratto nonostante le resistenze palesi ed occulte

"Quello che abbiamo sottoscritto lo scorso 19 gennaio è un buon contratto.
Con Fiom e Fim abbiamo sconfitto una posizione oltranzista di Federmeccanica che ha esercitato un notevole punto di resistenza, ma non è stata la sola. Qualche altra parte l'ha sostenuta, pur rimanendo nell'ombra. Questa circostanza ci deve preoccupare ancor oggi.
Ora dobbiamo cambiare la struttura contrattuale attraverso una flessibilità in cui il contratto riesca a dare risposte ai comparti produttivi in termini di orario e di utilizzo degli impianti".

Un nuovo sistema contrattuale

"Entriamo in una fase nuova che guarda ad un nuovo modello di contrattazione che dovrà essere caratterizzato da due livelli. La Uilm da tempo sostiene la necessità della contrattazione territoriale per filiera di lavorazione.
Solo attraverso un sistema così articolato e dunque flessibile si può estendere la contrattazione a tutta la categoria. Occorre un sistema di misurazione dell'inflazione basato sull'evoluzione dei consumi della società italiana. In questo quadro si può superare il biennio economico".

Competitività

"Credo che il futuro della contrattazione si giochi sulla voce della competitività: ciò significa che il sindacato dovrà al più presto confrontarsi ancor più a fondo sui temi della flessibilità, dell'orario di lavoro, della precarietà. Le nostre imprese non possono competere attraverso la mera riduzione dei costi, ma devono decidersi a puntare sulla qualità dei prodotti e sull'efficienza dell'organizzazione aziendale.
Bisogna creare le condizioni perché ad una maggior flessibilità corrisponda una minor precarietà; perché ci siano un mercato del lavoro più ordinato e più tutele per i contratti atipici. Il problema è che in tutto il mondo la flessibilità viene pagata, mentre in Italia non è così".

In Fiat aprire confronto sul salario

"La Fiat ha dimostrato di voler tornare al profitto, anche se la strada per il riequilibrio dei conti è ancora lunga. In questa azienda non è più rinviabile un confronto sul salario, perché è giusto che anche i lavoratori della Fiat ricevano un po' di soldi in più sulla busta paga".

Montesilvano, 7 febbraio 2006

Ufficio Stampa Uilm

 

 

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