COMUNICATO
SINDACALE
Uilm
nazionale
COORDINAMENTO NAZIONALE UILM DEL GRUPPO FIAT
Si è riunito a Roma, mercoledì 1 marzo 2006, il
Coordinamento nazionale della Uilm, per fare il punto sulle scelte
industriali e occupazionali del Gruppo Fiat e sulle relative iniziative
sindacali da intraprendere nel prossimo futuro.
Il Coordinamento, pur consapevole che la strada del consolidamento del
rilancio è ancora lunga ed irta di difficoltà, valuta con soddisfazione
i risultati conseguiti nell'ultimo anno dalla casa torinese. Nel 2005 il
Gruppo Fiat è tornato all'utile, con 1,4 miliardi di euro, riducendo
l'indebitamento di 2/3. Tutti i settori, tranne l'auto, hanno chiuso il
bilancio in positivo. Il settore auto ha, invece, chiuso il bilancio in
negativo, ma ha notevolmente ridotto le perdite, con una gestione
ordinaria nel IV trimestre addirittura positiva per 21 milioni di euro,
ponendo le basi per una previsione positiva dell'esercizio del 2006.
L'azienda nell'ultimo anno, dopo lo scioglimento dei rapporti con GM, ha
perseguito alleanze industriali mirate (in particolare con Ford, Suzuki,
Zastava, Tata) e strategie industriali efficaci, attraverso un piano di
investimenti, che prevede per il periodo 2005 - 2008 circa 18 miliardi di
euro, di cui 10 nel settore auto ed una parte rilevante destinata alle
attività di ricerca e sviluppo.
Il lancio degli ultimi modelli, competitivi e apprezzati, ha permesso la
conquista di nuove quote di mercato, superando il 30% in Italia e
raggiungendo l'8,4% in Europa.
Per quanto concerne gli altri settori, il Gruppo sta rafforzando e
valorizzando prodotti e tecnologie, con una notevole attenzione ai mercati
ed attraverso azioni sinergiche, come quelle realizzate in Powertrain.
Per quanto riguarda l'assetto industriale dei singoli stabilimenti
(modelli, volumi, stabilità occupazionale), permangono preoccupazioni sul
nuovo modello da produrre a Termini Imerese, che dovrà essere individuato
valorizzando la specializzazione del sito sul marchio Lancia.
La Uilm ha sempre creduto e lavorato per il risanamento ed il rilancio di
Fiat, nell'interesse del Paese e dei lavoratori. Oggi, pur in presenza di
segnali confortanti, non siamo ancora fuori dal guado. Permangono ancora
alcune criticità. Per un definitivo rilancio servono ulteriori, cospicui
investimenti, che probabilmente da sola la famiglia Agnelli non è più in
grado di sostenere. Del resto, la famiglia Agnelli non ha ancora chiarito
il proprio intento di puntare sul settore auto (vedi l'uscita
dell'Istituto San Paolo dalla compagine azionaria).
Sulla base delle considerazioni sopra evidenziate e dei risultati
conseguiti dall'azienda nell'ultimo anno, la Uilm ritiene che è giunto il
momento di avanzare una rivendicazione salariale, per rispondere alle
aspettative dei lavoratori che hanno contribuito al raggiungimento dei
risultati. A questo scopo è necessario avviare subito un confronto con
l'azienda, per definire una quantità salariale aggiuntiva all'attuale
premio, da erogare entro luglio 2006. Contemporaneamente è necessario
avviare una discussione tra Fim, Fiom e Uilm, per preparare una
piattaforma integrativa di gruppo o di settore, che comunque valorizzi i
risultati economici industriali dei singoli settori e che traguardi i
prossimi quattro anni.
Per quanto riguarda gli esuberi strutturali annunciati dall'azienda,
difficilmente potranno essere risolti attraverso il provvedimento allo
studio del Governo, così detto di mobilità lunga. Dunque diventa
opportuno immaginare strategie alternative, ivi compreso il ricorso alla
proroga della cassa integrazione ed il ricorso alla mobilità per quei
lavoratori che conseguiranno il diritto alla pensione entro il 31/12/2007.
Offriamo la nostra disponibilità a vagliare, caso per caso, le
problematiche di efficientamento dei singoli stabilimenti poste
dall'azienda, purché Fiat discuta nel merito, senza rigidità
precostituite. Contemporaneamente chiediamo la stabilizzazione dei
lavoratori con contratti atipici, che da molti mesi fanno parte
strutturalmente dell'attività produttiva. La Uilm chiede che venga
utilizzato l'accordo sull'apprendistato, sottoscritto nel C.c.n.l., come
strumento prioritario al fine di ridurre la precarietà delle nuove
assunzioni.
In questo quadro si rende necessario ridefinire nuove relazioni sindacali
con la Fiat, che puntino a valorizzare le risorse umane come fattore
prioritario, per il consolidamento e lo sviluppo industriale del Gruppo
Fiat.
La Uilm continuerà a fare la propria parte affinché si consolidi la
ripresa di Fiat, fondamentale per l'economia e per l'occupazione del
nostro Paese.
Coordinamento UILM Nazionale
Roma, 1 marzo 2006
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