COMUNICATO
SINDACALE
Uilm
nazionale
VERTENZA INTEGRATIVA
ANSALDOBREDA
La vertenza integrativa ANSALDOBREDA (Azienda
Finmeccanica), aperta da oltre 18 mesi, sta assumendo la tutela esclusiva
di interessi corporativi fortemente estranei a quanto si aspettano i
lavoratori del Gruppo.
La UILM nazionale si rifiuta di accettare logiche extrasindacali che
puntano a destabilizzare la già precaria situazione finanziaria del
Gruppo ANSALDOBREDA.
In particolare, il 20 dicembre 2005, Fim-Fiom-Uilm nazionali, territoriali
e RSU hanno raggiunto una prima intesa con l'Azienda in merito al piano
industriale, agli investimenti, alle relazioni sindacali, allo sviluppo
indotto locale, alla stabilizzazione dei lavoratori a termine e a quello
dei somministrati entro i prossimi 24 mesi, alla formazione e allo
sviluppo professionale, all'ambiente, alla sicurezza, alla armonizzazione
e alla rivalutazione dell'indennità di trasferta.
Nel piano industriale concordato sono state definite e confermate le
competenze industriali, le specializzazioni dei singoli siti produttivi
del Gruppo con l'obiettivo di crescita e potenziamento.
Nei mesi di gennaio e febbraio 2006 il confronto con l'Azienda è
proseguito sul Premio di Risultato, quantità salariale e consolidamento
del vecchio premio. Poi, il 3 aprile, dopo due giorni ed una notte di
trattativa, quando si erano già create le condizioni per raggiungere
un'intesa definitiva, il tavolo è stato abbandonato dalla delegazione di
Pistoia senza una motivazione politica, vincolandone la sospensione della
negoziazione.
Oggi, con grande sorpresa, si legge sui giornali locali che la delegazione
Pistoia chiede una trattativa "specifica" sganciata dal contesto
del Gruppo ANSALDOBREDA. Se questa scelta venisse confermata, troverà la
piena contrarietà della UILM nazionale e delle altre strutture
territoriali di Napoli, Reggio Calabria e Palermo.
La UILM nazionale ribadisce che la situazione di stallo che si è creata
sulla vertenza integrativa, danneggia tutti i 3200 lavoratori del Gruppo
stesso. Diventa, pertanto, urgente riprendere il confronto con l'Azienda
per realizzare un'intesa che possa essere sottoposta al giudizio di tutti
i lavoratori tramite Referendum.
A tale scopo, la UILM nazionale chiede all'On.le Pierluigi Bersani di
convocare le parti al Ministero dello Sviluppo economico per evitare che
le "corporazioni" possano precludere la ripresa industriale
dell'Azienda, a cui con grande sforzo ed impegno ha contribuito il
Sindacato e lo stesso Ministro.
SEGRETERIA NAZIONALE UILM
Roma, 1 giugno 2006
|
|