COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
Coordinamento nazionale Fim,
Fiom, Uilm del gruppo Fincantieri
Per il rispetto degli accordi contro la
privatizzazione
Il coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del gruppo
Fincantieri esprime un giudizio negativo sull'incontro di ieri con
l'azienda:
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sulla questione della privatizzazione e della
quotazione in Borsa l'azienda si è trincerata dietro a una
dichiarazione ("il progetto di privatizzazione non esiste"),
di cui prendiamo atto, ma che non ci tranquillizza perché è in
contraddizione con i precedenti annunci del suo amministratore
delegato, testè riconfermato nel suo incarico;
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sulla questione dell'applicazione dell'accordo di
gruppo del 2004, una verifica puntuale ha permesso di acclarare che
sui punti centrali (organici, appalti, salario, investimenti in
particolare per Isotta Fraschini) l'azienda non ha finora rispettato
e, a quanto dichiarato, non intende rispettare gli impegni
sottoscritti;
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l'azienda ha inoltre annunciato la presentazione
di un piano industriale poliennale, che ha come obiettivo una
riduzione dei costi del 10% e prevede significativi investimenti, ma
che rischia di scaricarsi sui lavoratori con un peggioramento delle
condizioni di lavoro, dei regimi di orario e dei salari;
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per quanto concerne Palermo, si continua a
rinviare l'assegnazione di una nave da costruire mentre emerge una
confusione sempre più preoccupante sulle missioni produttive e sulla
collocazione del cantiere siciliano dentro il gruppo.
Di fronte a questi fatti, il Coordinamento nazionale
Fim, Fiom, Uilm del gruppo Fincantieri ha assunto unitariamente le
seguenti decisioni:
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la richiesta immediata di incontri con Fintecna,
la società che controlla Fincantieri, e con la Presidenza del Consiglio,
allo scopo di avere un chiarimento definitivo sulle intenzioni
dell'azionista in merito alla privatizzazione e alla quotazione in
Borsa;
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se l'azienda non si renderà disponibile a un
confronto preventivo sulle linee guida del piano industriale e se,
entro settembre, non dimostrerà con scelte concrete su assunzioni,
appalti e salari che rispetta gli accordi sottoscritti, noi
considereremo il mancato rispetto una disdetta unilaterale anticipata
degli stessi accordi e, di conseguenza, anticiperemo al prossimo
autunno l'apertura della vertenza di gruppo, senza attendere la
scadenza naturale dell'accordo alla fine del 2007;
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per quanto riguarda la vertenza Palermo, chiediamo
l'intervento immediato del ministro dello sviluppo economico,
che è il garante dell'accordo del luglio 1998 che aveva definito le
tre missioni produttive dello stabilimento palermitano e la sua
collocazione con pari dignità all'interno del gruppo e scongiurato le
precedenti ipotesi di scorporo dal resto del gruppo.
Per protestare contro il comportamento dell'azienda,
per informare e coinvolgere i lavoratori nell'iniziativa per il rispetto
degli accordi, il coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm decide
Giovedì 29 giugno 2006
2 ore di sciopero con assemblee
in tutto il gruppo Fincantieri
Coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm
Roma, 22 giugno 2006
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