COMUNICATO
SINDACALE
Uilm
nazionale
NUOVO PIGNONE: ACCORDO ALLO STABILIMENTO DI MASSA
Leggiamo con stupore nel comunicato del Coordinamento
della Fiom del Nuovo Pignone, con le Segreterie territoriali e quella
nazionale che oltre agli accordi separati, ci sarebbero quelli
"gestiti con le modalità dell'accordo separato".
In assenza di più precise indicazioni, dobbiamo supporre che ci si
riferisca all'accordo raggiunto tra le Segreterie Fim, Fiom e Uilm di
Massa congiuntamente alle Rsu dello stabilimento e l'Azienda.
Tale accordo, oltre che essere stato sottoscritto unitariamente, è stato
sottoposto al giudizio con voto segreto dei soli lavoratori interessati ai
turni nella giornata di venerdì 23 giugno ed è stato approvato con 79
sì (65,8%), 41 no (34,2%) e 2 schede nulle per un totale di 122 votanti
su 138 aventi diritto (88,4%).
Dalla Fiom ci attendevamo di più: anziché far trasparire, tra l'altro
falsificando la dinamica della discussione svolta in questi mesi, un
giudizio negativo su quell'accordo in quanto "quasi" separato,
mortificando così l'azione unitaria e concorde della Rsu e delle
strutture territoriali di Massa il giudizio degli stessi lavoratori, il
Coordinamento Fiom avrebbe potuto e dovuto provare a spiegare cosa c'è
che non va in un accordo che prevede un maggiore utilizzo degli impianti
con il ricorso strutturale al lavoro al sabato, ma definisce altresì:
-
assunzioni e trasformazioni di contratti a termine
in contratti a tempo indeterminato per 31 persone nel 2006 e ulteriori
10 nel biennio successivo;
-
investimenti per 12,8 milioni di euro nell'area
produttiva e di 8,6 milioni di euro nella ricerca e sviluppo;
-
trattamenti economici (40 euro per ciascun sabato
mattina, 50 ciascun sabato pomeriggio e 15 euro per la mancata mensa
per i turni di notte) e normativi (i turni al sabato sono di 6,5 ore
in modo da permettere la fine del lavoro alle 19.00).
Per la Uilm l'accordo di Massa rappresenta un modello
da seguire perché ci sono assunzioni, stabilizzazione di lavoratori
precari, un riconoscimento per l'impegno dei lavoratori nella giornata del
sabato, investimenti ma anche perchè si toglie all'Azienda l'occasione di
far svolgere attività ad alto valore aggiunto in altri paesi, costituendo
un primo, anche se limitato, momento di delocalizzazione.
Su due aspetti del comunicato del Coordinamento Fiom invece potremmo
concordare:
-
che l'accordo di Massa per quanto da noi
apprezzato, non possa essere esteso alle altre realtà del Nuovo
Pignone in assenza di condivisione da parte delle Rsu;
-
che la questione degli orari così come quella
correlata dello sviluppo delle attività degli stabilimenti italiani
sono questioni che riguardano l'insieme dei lavoratori di uno
stabilimento e quindi su tali questioni dovrebbero pronunciarsi tutti
e non i soli turnisti.
I coordinatori Uilm Nuovo Pignone
Luca Colonna e Rodolfo Zanieri
Roma, 27 giugno 2006
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