COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
Riforma contrattuale:
Intervista di Antonino Regazzi all' "Ap Com"
Il "leader" della Uilm risponde alle
domande di Vincenzo Sannino, cronista dell'agenzia di stampa nazionale:
"Confindustria sia più chiara sulle nuove regole. Una cosa è certa:
bisogna riscrivere quelle del '93".
Le
tesi del vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, che sollecita
nuove regole sui salari, "mi convincono. Anche se poi si ferma sulla
soglia della porta senza entrare dentro il problema". Lo dice Tonino
Regazzi, segretario generale della Uilm, secondo cui "è necessario
riscrivere il patto del '93, altrimenti non si andrà da nessuna parte e i
rinnovi contrattuali saranno sempre più complicati". Il leader dei
metalmeccanici della Uil sottolinea che Bombassei "non è
sufficientemente chiaro sul secondo livello. Bene sui due livelli e sulla
possibilità di legare il salario al territorio. Ma sulla contrattazione
di secondo livello - dichiara ad Apcom - è stato piuttosto vago".
Secondo Regazzi "bisogna invece svilupparlo a livello aziendale e
territoriale. Non è però una somma - precisa - chi ha l'uno non ha
l'altro. Bombassei non ha spiegato bene questo punto". Il segretario
generale della Uilm inoltre osserva che "la flessibilità salariale
invocata dal vicepresidente di Confindustria in realtà c'è già. Ce n'è
sempre di più e per accrescerla basta aumentare la contrattazione a
livello territoriale". E sulla riforma dei contratti Regazzi si
mostra pessimista: "La strada resta complicata. Le rigidità della
Cgil mi sembrano immutate. Su questo tema non ci sente da un orecchio.
Purtroppo, si è perso molto tempo. L'ultimo contratto dei metalmeccanici,
rinnovato dopo un anno di litigi, è la dimostrazione che quel modello non
funziona più. Con altre regole e la disponibilità della controparte
sulla contrattazione decentrata avremmo chiuso l'accordo molto prima.
Sarebbe utile che la Cgil lo capisse. Per quanto ci riguarda, per il
prossimo rinnovo l'accordo del 23 luglio '93 non rappresenta più un punto
di riferimento". Sulla contrattazione, la direzione nazionale della
Uilm, che si è riunita nei giorni scorsi, ha proposto la discussione di
un primo elenco di questioni: le richieste salariali non potranno basarsi
sul criterio "ormai logoro" dell'inflazione programmata. E in
attesa di una riforma del modello contrattuale, che estenda la
contrattazione integrativa, occorre consolidare il meccanismo previsto nei
rinnovi di gennaio 2006, che prevedono delle erogazioni a titolo di
mancata contrattazione. Per le tute blu della Uil occorre poi affrontare
le questioni dei contratti di lavoro temporanei, commisurando l'utilizzo
alle effettive esigenze della produzione e prevedendo delle tutele
specifiche. Infine: anche nella trattativa per il prossimo rinnovo
contrattuale il tema dell'utilizzo degli impianti e della flessibilità
rappresenteranno un punto cruciale, perché la competitività delle
imprese e la capacità di cogliere le opportunità del mercato continua a
essere un tema ineludibile della quotidiana attività produttiva. A questo
elenco di argomenti la Uilm ne aggiunge altri due: quello della riforma
dell'inquadramento e quello della costituzione e del ruolo dell'ente
bilaterale di categoria.
Roma, 21 settembre 2006
|
|