UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

Riforma contrattuale: Intervista di Antonino Regazzi all' "Ap Com"
Il "leader" della Uilm risponde alle domande di Vincenzo Sannino, cronista dell'agenzia di stampa nazionale: "Confindustria sia più chiara sulle nuove regole. Una cosa è certa: bisogna riscrivere quelle del '93".

Le tesi del vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, che sollecita nuove regole sui salari, "mi convincono. Anche se poi si ferma sulla soglia della porta senza entrare dentro il problema". Lo dice Tonino Regazzi, segretario generale della Uilm, secondo cui "è necessario riscrivere il patto del '93, altrimenti non si andrà da nessuna parte e i rinnovi contrattuali saranno sempre più complicati". Il leader dei metalmeccanici della Uil sottolinea che Bombassei "non è sufficientemente chiaro sul secondo livello. Bene sui due livelli e sulla possibilità di legare il salario al territorio. Ma sulla contrattazione di secondo livello - dichiara ad Apcom - è stato piuttosto vago". Secondo Regazzi "bisogna invece svilupparlo a livello aziendale e territoriale. Non è però una somma - precisa - chi ha l'uno non ha l'altro. Bombassei non ha spiegato bene questo punto". Il segretario generale della Uilm inoltre osserva che "la flessibilità salariale invocata dal vicepresidente di Confindustria in realtà c'è già. Ce n'è sempre di più e per accrescerla basta aumentare la contrattazione a livello territoriale". E sulla riforma dei contratti Regazzi si mostra pessimista: "La strada resta complicata. Le rigidità della Cgil mi sembrano immutate. Su questo tema non ci sente da un orecchio. Purtroppo, si è perso molto tempo. L'ultimo contratto dei metalmeccanici, rinnovato dopo un anno di litigi, è la dimostrazione che quel modello non funziona più. Con altre regole e la disponibilità della controparte sulla contrattazione decentrata avremmo chiuso l'accordo molto prima. Sarebbe utile che la Cgil lo capisse. Per quanto ci riguarda, per il prossimo rinnovo l'accordo del 23 luglio '93 non rappresenta più un punto di riferimento". Sulla contrattazione, la direzione nazionale della Uilm, che si è riunita nei giorni scorsi, ha proposto la discussione di un primo elenco di questioni: le richieste salariali non potranno basarsi sul criterio "ormai logoro" dell'inflazione programmata. E in attesa di una riforma del modello contrattuale, che estenda la contrattazione integrativa, occorre consolidare il meccanismo previsto nei rinnovi di gennaio 2006, che prevedono delle erogazioni a titolo di mancata contrattazione. Per le tute blu della Uil occorre poi affrontare le questioni dei contratti di lavoro temporanei, commisurando l'utilizzo alle effettive esigenze della produzione e prevedendo delle tutele specifiche. Infine: anche nella trattativa per il prossimo rinnovo contrattuale il tema dell'utilizzo degli impianti e della flessibilità rappresenteranno un punto cruciale, perché la competitività delle imprese e la capacità di cogliere le opportunità del mercato continua a essere un tema ineludibile della quotidiana attività produttiva. A questo elenco di argomenti la Uilm ne aggiunge altri due: quello della riforma dell'inquadramento e quello della costituzione e del ruolo dell'ente bilaterale di categoria.

Roma, 21 settembre 2006

 

 

 

torna all'homepage