COMUNICATO
SINDACALE
Fim-Fiom-Uilm nazionali
VOGLIAMO CERTEZZE SUL FUTURO DI FINMEK
Nonostante gli impegni assunti dal Commissario e le
assicurazioni date dal Ministero dello Sviluppo Economico nell'incontro
del mese di luglio, siamo di fronte ad una situazione di totale stallo che
aggrava ulteriormente la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori che
ormai da oltre due anni non sanno quale sarà il proprio futuro.
Purtroppo, finora il Governo non ha dato seguito a quanto dichiarato
nell'ultimo incontro del 27 luglio nel quale il sindacato richiese di
mettere in atto tutte le iniziative atte a salvaguardare il gruppo Finmek
e il settore dell'elettronica nel nostro paese.
L'attività produttiva, quel poco che è rimasto, rischia di fermarsi
definitivamente se non viene alimentata la produzione, se non si
acquistano i componenti, se non si paga il lavoro effettuato dai
lavoratori.
Questa situazione mette a rischio la salvaguardia di tutte le attività e
di tutti i siti produttivi di Finmek.
Il fantasma della nuova società con la russa Sistema AFK aleggia in
questa vertenza ormai da lunghi mesi.
Anche su questo c'è bisogno di chiarezza e di certezza, perché sono in
gioco circa 3000 posti di lavoro.
In ogni caso Fim, Fiom, Uilm ribadiscono la necessità di un intervento
diretto del Governo, anche sugli assetti industriali di tutto il Gruppo.
Questa vicenda mette in evidenza l'assoluta
improrogabile necessità che il Governo metta in campo rapidamente un
serio indirizzo di politica industriale per il settore dell'elettronica e
delle telecomunicazioni, anche alla luce della vicenda Telecom e delle
possibili conseguenze che questa potrà determinare su tutta la filiera
delle telecomunicazioni.
Fim, Fiom, Uilm nazionali richiedono un intervento
della Presidenza del Consiglio e sollecitano con urgenza l'incontro con il
ministro dello Sviluppo Economico su questa vertenza, importante e
strategica per la filiera italiana delle telecomunicazioni, per avere un
quadro chiaro della situazione, per dare un indirizzo alla gestione
commissariale coerente con gli impegni assunti con il sindacato.
Fim, Fiom, Uilm, pertanto, confermano lo stato di
agitazione, sollecitano con urgenza l'incontro al Ministero dello Sviluppo
Economico e decidono di costruire una mobilitazione con una manifestazione
nazionale a Roma, entro ottobre 2006, per ottenere una soluzione positiva
per tutto il gruppo Finmek.
Le lavoratrici e i lavoratori non possono più restare in questa
situazione drammatica e senza certezze sul loro futuro di lavoro e di
vita.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FINMEK
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 5 ottobre 2006
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