| COMUNICATO
      STAMPA Uilm nazionale
Galileo Avionica; La Uilm
      denuncia un caso di mancata convocazione al dicastero del Lavoro: “L’11
      ottobre scorso il Sottosegretario Rinaldi ha convocato la Fiom da sola”.Giovanni Contento e Mario Ghini scrivono a
      Romano Prodi e Cesare Damiano: “Un atteggiamento ingiustificabile ed
      irriguardoso verso la Uilm, auspicando che questo non sia il frutto che
      molti rappresentanti del Suo governo abbiano un passato importante dentro
      la Cgil e che possa essere questo il fattore discriminante verso la nostra
      Organizzazione”.
La Uilm si rivolge al capo del governo e al ministro
      del lavoro in merito alla procedura di esternalizzazione di 97 lavoratori
      avviata dalla società Galileo Avionica, ma soprattutto per denunciare una
      mancata convocazione dei metalmeccanici della Uil al dicastero
      interessato, rispetto alla Fiom presente da sola.La procedura in questione si è conclusa lo scorso 28
      luglio senza nessun accordo tra le parti.“Al tavolo -fanno sapere Giovanni Contento e Mario
      Ghini a nome della Segreteria nazionale della Uilm- sono emerse differenze
      nel merito anche tra le Organizzazioni sindacali che hanno impedito, anche
      a procedura conclusa, di avviare un confronto con la Galileo Avionica nel
      merito del processo di esternalizzazione e di garantire ai lavoratori
      interessati le giuste tutele e garanzie occupazionali”.I due sindacalisti metalmeccanici fanno presente agli
      esponenti dell’Esecutivo che “Nei giorni scorsi la Fiom ha inviato
      presso il Ministero del Lavoro la richiesta di aprire un tavolo di
      confronto tra le parti”. “Questa richiesta non è stata sottoscritta
      dalla Uilm - sottolineano Contento e Ghini - in quanto riteniamo che
      esistano le condizioni per un confronto con l’azienda senza la
      necessità di aprire un tavolo istituzionale”.“Eppure l’11 ottobre - fanno presente Contento e
      Ghini - è stata convocata l’azienda dal Sottosegretario Rosa Rinaldi
      per verificare se esistevano gli spazi per una mediazione del ministero.
      La cosa grave che denunciamo con questa nostra lettera è che nella stessa
      giornata è stata convocata sempre dal Sottosegretario anche e solo la
      Fiom per illustrare le ragioni del mancato accordo sulla procedura e per
      definire eventuali spazi di mediazione”.Da qui la vibrata protesta della Uilm a Romano Prodi e
      Cesare Damiano: “Riteniamo che quello che è avvenuto sia un
      atteggiamento grave ed ingiustificabile che necessita di un Vostro
      immediato intervento per impedire che in futuro possano verificarsi fatti
      analoghi, poiché riteniamo che nessuno possa arrogarsi il diritto di
      possedere il verbo della verità, o di tutelare tutti i lavoratori a
      prescindere; come Uilm non abbiamo delegato nessuno a rappresentarci in
      nessuna assise e in particolare nelle sedi istituzionali, quindi
      rivendichiamo il nostro sacrosanto diritto di avere pari dignità su
      qualsiasi confronto che interessi i lavoratori che noi rappresentiamo.Speriamo che queste poche righe colgano il merito
      della nostra disapprovazione per un atteggiamento ingiustificabile e
      irriguardoso verso la Uilm, auspicando che questo non sia frutto del fatto
      che molti rappresentanti del Suo Governo abbiano un passato importante
      dentro la Cgil e che possa essere questo il fattore discriminante verso la
      nostra Organizzazione”.Ufficio Stampa UilmRoma, 12 ottobre 2006
Mario Ghini intervistato da R101 nel
      Radiogiornale della sera 
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