UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

Nuovo Pignone a Vibo Valentia; in corso riunione presso Unione industriali alla presenza dei sindacati metalmeccanici.
Luca Colonna, segretario nazionale Uilm: “Sono ottimista sul futuro dello stabilimento”.
La Uilm si mantiene critica sulla Legge finanziaria.

 

“Sono ottimista sulle prospettive industriali dello stabilimento del nuovo Pignone a Vibo Valentia. Il sindacato crede fortemente al ruolo di questo sito, indispensabile alla realtà economica dell’intera regione”.

Lo ha dichiarato Luca Colonna, segretario nazionale della Uilm nel corso dell’incontro sindacale che si sta tenendo presso l’Unione industriale della provincia calabrese.

“Qui  - ha sottolineato Colonna - si producono componenti per il raffreddamento di grandi impianti che il Nuovo Pignone esporta in tutto il mondo. Si tratta di produzioni di elevata qualità che occupano un centinaio di addetti altamente specializzati. Parliamo, quindi, di un patrimonio industriale che va tutelato”.

Nel pomeriggio si terrà un assemblea nello stesso stabilimento nella quale i vertici nazionali di Fim, Fiom, Uilm esporranno ai lavoratori i risultati dell’incontro all’Unione industriali.

Interpellato sull’accordo relativo al Tfr siglato ieri tra governo e parti sociali il sindacalista della Uilm è stato perentorio: “Si tratta di un accordo a mio giudizio ancora insufficiente, perché non rimuove gli ostacoli all’adesione dei lavoratori ai fondi di previdenza complementari negoziali. Nonostante l’intesa ritengo che i lavoratori delle piccole e medie aziende continueranno ad avere ostacoli ad iscriversi”.

Per quanto attiene alla Legge finanziaria, Colonna ha confermato la posizione di critica espressa più volte dalla Uilm nazionale: “Rimaniamo critici sulla manovra economica, perché i benefici del cuneo fiscale sono evaporati e vanno anche a favore dei lavoratori autonomi”.

Conclude il segretario della Uilm: “Ci attendevamo una riduzione per il lavoro dipendente del cuneo pari al 2% cioè almeno il 40% dei 5 punti. Invece emerge il rischio di una riduzione del reddito dei lavoratori metalmeccanici, anche a retribuzione media e senza carichi di famiglia, per effetto dell'incremento dei contributi previdenziali e del possibile aumento della tassazione degli enti locali”.

Ufficio stampa Uilm

 

Roma, 20 ottobre 2006

 

 

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