UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO SINDACALE 
Uilm nazionale

Presentato un piano di investimenti per oltre 800 milioni di Euro

La segreteria nazionale Uilm e il coordinamento nazionale Uilm del gruppo Fincantieri esprimono un giudizio positivo sui risultati dell'incontro con l'azienda del 25 e 26 gennaio. Nei due giorni si è svolta una riunione del comitato consultivo cui ha partecipato l'amministratore delegato della società e, successivamente, un approfondito confronto al tavolo sindacale sia sulle scelte strategiche, che sui problemi dei carichi di lavoro, del modello produttivo e della gestione aziendale, del rispetto degli accordi.

Il piano industriale predisposto da Fincantieri presenta delle grosse novità poiché, invece di puntare in modo netto, a consolidare la sua posizione di leadership nei segmenti a più alto valore aggiunto della costruzione navale si propone anche di aumentare la sua capacità produttiva su scala internazionale.

L'azienda ha infatti presentato un piano quinquennale strategico che prevede circa 600 milioni di Euro di investimenti per le attività del Gruppo e di oltre 200 milioni di Euro per nuove acquisizioni all'estero; la Uilm nazionale ritiene che l'ammontare degli investimenti siano necessari per consolidare Fincantieri sui mercati internazionali e per rendere l'Azienda in grado in futuro di competere anche su mercati difficili e molto concorrenziali.

Fincantieri inoltre si propone di acquisire cantieri all'estero da dedicare alla costruzione navale e quindi non solo al refitting delle navi da crociera secondo un progetto già noto e condiviso. In particolare la Fincantieri vorrebbe acquisire un cantiere "low cost" di grandi dimensioni (5 volte quelle di Monfalcone) da dedicare in un primo tempo alla costruzione di navi energetiche e in futuro per supportare le attività di scafo dei vari cantieri nazionali; altro intervento di acquisizione è un cantiere di costruzione militare in Nord America propedeutico all'inserimento di Fincantieri nel mercato super protetto Americano, l'azienda ha inoltre dichiarato che questo non vuole essere assolutamente l'avvio di un processo di delocalizzazione ma caso mai un potenziamento della capacità produttiva di Fincantieri; la somma degli investimenti e delle acquisizioni porta a un fabbisogno di oltre 800 milioni di euro che, non essendo assolutamente affrontabile con l'autofinanziamento, richiede inevitabilmente un forte aumento di capitale per sostenerlo, aumento che oggi non può essere supportato per ovvi motivi da Fintecna; è quindi necessari che il Governo cominci a definire strumenti di intervento che permettano a Fincantieri di poter investire cifre così importanti che come Uilm riteniamo necessarie per rafforzare l'Azienda per il futuro.

L'azienda ha presentato un quadro dei carichi di lavoro che prevede la saturazione di tutto il gruppo per il 2007, con l'eccezione di Isotta Fraschini che ha molti lavoratori in Cig, con una proiezione negli anni successivi soprattutto per i cantieri del cruise.
L'azienda ha riconosciuto che esistono problemi rilevanti nella tenuta del modello produttivo, nella qualità dell'apporto del sistema degli appalti L'azienda ha espresso, per la prima volta, un giudizio critico, del modello organizzativo fondato sugli appalti, modello che la Uilm ritiene che la soluzione possa trovarsi attraverso la riqualificazione degli appalti così come prevista dagli accordi sottoscritti.

Per quanto concerne l'applicazione e il rispetto di quanto previsto dall'accordo di gruppo del 2004 la Uilm nazionale ritiene che l'azienda non abbia ancora dato risposte esaudienti e in linea con gli impegni assunti.

Sul punto più rilevante, quello degli organici, l'azienda ha chiuso il 2006 con un organico inferiore a quello che l'accordo del 2004 definiva minimo, prevedendo anche il recupero automatico del turn over e stabilendo poi la necessità di aumentarlo con l'arrivo delle commesse, l'azienda si è dichiarata disponibile a un pacchetto di circa 100 assunzioni entro marzo che è però insufficiente al recupero del turn over anche a fronte di prevedibili uscite di lavoratori dovute alla fine del superbonus.

Anche in materia di sicurezza la Uilm ritiene che le risposte di Fincantieri siano ancora insufficienti ad affrontare la problematica in particolare per quanto attiene al mondo degli appalti e sub appalti.

Per il salario, mentre la parte legata all'indicatore di programma, ha avuto nel corso di questa vigenza contrattuale esiti positivi, fatto salvo alcune situazioni di difficoltà, per la parte legata alla produttività in particolare la nuova curva di stabilimento, la gestione aziendale risente di difficoltà che non hanno permesso finora a nessun cantiere di realizzare l'obiettivo massimo, pur in presenza di un innegabile incremento nel recupero di produttività.

Si è poi definito con l'Azienda di avviare a partire dal 1° marzo p.v. l'estensione a tutto il gruppo (dopo la sperimentazione effettuata a Marghera), dell'orario flessibile per gli impiegati non produttivi.

Per quanto riguarda l'apprendistato si è deciso di avviare approfondimenti in merito senza impedire alla Fincantieri di procedere fin da subito alle assunzioni con tale strumento applicando l'accordo nazionale,concordando che le eventuali nuove migliorie saranno applicate a tutti i lavoratori assunti in apprendistato.

Anche per quanto riguarda l'assistenza sanitaria integrativa si è definito una serie di incontri di approfondimento, se tali incontri non dovessero produrre l'avvio della polizza sanitaria integrativa a causa di pregiudiziali e strumentali posizioni poste al tavolo di confronto la Uilm chiederà a Fincantieri che gli importi concordati per tale strumento debbano essere messi in busta paga a tutti i lavoratori.

La Uilm ha chiesto all'Azienda la consegna di un documento più approfondito in merito al piano industriale sia per quanto riguarda il capitolo degli investimenti sia per quanto riguarda le ricadute industriali che tale piano ha nei vari Stabilimenti, riservandosi dopo tale incontro già fissato per il 21 febbraio p.v. eventuali giudizi complessivi e dichiarandosi fin d'ora disponibile a un programma di assemblee in tutti i Siti per l'illustrazione del piano a tutti i lavoratori.

La Uilm nazionale auspica che si possa richiedere unitariamente al Governo di aprire il tavolo di confronto sul piano industriale, anche per definire in maniera inequivocabile quali strumenti si vogliono adottare per permettere a Fincantieri di essere competitiva sia oggi che in futuro.

Uilm Nazionale

Roma, 31 gennaio 2007

 

 

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