UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

La Uilm chiede un incontro al governo per difendere le prospettive del settore ferroviario nazionale.
Il caso di Ansaldo Breda e Segnalamenti.

La dichiarazione di Giovanni Contento, segretario nazionale dei metalmeccanici della Uil

“Come sindacato siamo molto preoccupati per le sorti del settore ferroviario nel Paese.

Solo per fare un esempio, vale la pena di citare la condizione in cui si trova una grande azienda metalmeccanica come Ansaldo Breda e Segnalamenti, che occupa 4.500 lavoratori, di cui il 60% al Sud, e ben 5.000 nelle aziende dell’indotto. E’ importante sottolineare che tutto ciò che è prodotto dall’azienda lo è sul territorio nazionale. Eppure, questo gruppo d’eccellenza rischia grosso rispetto alle ‘cordate’ d’aziende straniere che vogliono vincere le gare d’appalto per l’Alta Velocità ed i treni regionali in Italia.

Le Ferrovie dello Stato stanno per mettere a gare il rinnovo del parco mezzi in questi due segmenti del trasporto ferroviario che, per quanto riguarda i treni locali, è il più obsoleto d’Europa.

I concorrenti stranieri, alleati tra loro, sono in condizione al momento di mettere in serie difficoltà l’azienda italiana.

Quindi, Ansaldo Breda e Segnalamenti debolissima in patria, ma capace di reggere il mercato all’estero, come sta avvenendo con l’aggiudicazione di commesse di treni per l’alta velocità per l’Olanda ed il Belgio.

Noi della Uilm siamo convinti che si debba difendere la valenza dell’industria italiana, soprattutto in questo momento, nello stesso modo come i governi europei si comportano con le loro aziende.

Per questo abbiamo chiesto un incontro al ministero dei Trasporti e a quello delle Attività Produttive: occorre dare una prospettiva al settore ferroviario nazionale e, per quello che rappresenta in termini di tecnologia e patrimonio occupazionale, ad Ansaldo Breda e Segnalamenti, nel caso specifico. Vorremmo che anche le istituzioni locali, a cominciare da quelle toscane e campane, dove sono ubicati i principali stabilimenti produttivi del gruppo in questione facessero la loro parte”.

Roma, 10 maggio 2007
Ufficio Stampa Uilm

 

 

 

 

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