COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
Dichiarazione di Antonino Regazzi Segretario Generale Uilm:
La posizione ideologica assunta dalla Segreteria della
Fiom, sulla quotazione in borsa di Fincantieri con il mantenimento della
proprietà in mano allo Stato con il 51% del capitale sociale di
Fincantieri, apre uno scenario nuovo nei rapporti tra Fim, Fiom e Uilm.
Il 1° marzo u.s. Fim, Fiom e Uilm nazionali con un
comunicato unitario del Coordinamento nazionale del Gruppo, avevano
concordato che lo Stato doveva mantenere il 51% del capitale sociale di
Fincantieri e il 49% quotato in Borsa. Tale decisione è stata messa in
discussione dalla Fiom in modo unilaterale aprendo un problema di
affidabilità sulle scelte unitarie concordate.
Il futuro industriale e occupazionale di Fincantieri è fortemente
condizionato dalla realizzazione degli investimenti, annunciati dal piano
industriale, che richiedono risorse economiche reperibili, oggi, solo sul
mercato.
La Fiom nel sostenere un “no” ideologico a tale soluzione, si assume
una grave responsabilità creando una forte incertezza sul futuro di
Fincantieri.
In alternativa alla quotazione in Borsa, il Governo non può rimanere
arbitro imparziale ma deve trovare le risorse necessarie per garantire gli
investimenti in Fincantieri.
Ufficio Stampa Uilm
Roma 12 giugno 2007
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