COMUNICATO
STAMPA
Uilm
nazionale
Dichiarazione di Mario Ghini, responsabile della cantieristica per la
Uilm nazionale
Il sindacato, una delle più grandi aziende
cantieristiche internazionali e un pezzo di sinistra che regge il governo
Prodi. Sono questi gli artefici di un triangolo in cui un importante parte
dell’industria italiana rischia di arenarsi. Mario Ghini, responsabile
della cantieristica della Uilm nazionale, è esplicito: “L’azienda è
Fincantieri, la Fim e la Uilm sono favorevoli alla sua quotazione in
borsa, alcuni partiti come Rifondazione comunista ed i Comunisti italiani
di fatto stanno rallentando questa scelta già compiuta dall’esecutivo
stesso di cui fanno parte. E’ un gioco che fa male all’industria
italiana”.
Il sindacalista della Uilm contesta questo paradosso:
“La sinistra radicale scende in piazza contro il lavoro precario, ma nei
corridoi del Palazzo mette in discussione il futuro di un importante
gruppo industriale del Paese. Fincantieri ha un portafoglio di ordini di
10,6 miliardi di euro e con la quotazione in borsa potrebbe meglio
internazionalizzarsi, acquisendo nuove quote di mercato. Ma per farlo ci
vogliono soldi freschi. La privatizzazione del 49% del capitale va in
questo senso. Il governo ha deciso di farlo nel più breve tempo
possibile, ma un pezzo della maggioranza che lo sostiene continua a dire
no”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 25 settembre 2007
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