UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

COMUNICATO STAMPA
Uilm nazionale

ELECTROLUX;“PER UN ACCORDO DOBBIAMO DISCUTERE DEI TRECENTO ESUBERI DELLA FABBRICA DI TREVISO E DEL FUTURO DEL GRUPPO IN ITALIA”.
OGGI INCONTRO TRA LE PARTI ALL’UNIONE INDUSTRIALI DI VENEZIA (INIZIO ORE 14.00)
Dichiarazione di Gianluca Ficco, Coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestico

Si è concluso il giro di incontri fra l’Electrolux e i coordinatori nazionali di Fim, Fiom, Uilm e i tre maggiori imprenditori interessati a reindustrializzare il sito di Scandicci (Firenze), colpito dalla decisione della multinazionale svedese di cessare entro aprile 2009 la produzione di frigoriferi.
Un quarto imprenditore potrebbe farsi avanti nei prossimi giorni con un’ulteriore proposta e tutti gli investitori hanno dichiarato di poter rioccupare circa 400 lavoratori.
“Sarà Electrolux a scegliere l’investitore più affidabile – afferma Gianluca Ficco coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestico - noi chiederemo un piano credibile e garanzie occupazionali per un numero minimo di anni. Una cosa è certa: oggi il piano di reindustrializzazione è un’opportunità concreta, che dà nuovamente prospettive ai 450 lavoratori di Firenze.”
“Se, però, vogliamo davvero provare a raggiungere un accordo, dobbiamo discutere dei 300 esuberi dichiarati dall’Azienda nella fabbrica di Treviso e del futuro del Gruppo nel nostro Paese. Possiamo evitare questi esuberi usando gli strumenti della cassa integrazioni guadagni e dekka mobilità volontaria incentivata”.
Il piano presentato dall’Electrolux per la fabbrica di Susegana (Treviso) prevede: la focalizzazione sulle gamme medio-alte, per un volume complessivo di 945.000 pezzi annui (circa 150.000 in meno rispetto al 2007); la concentrazione della produzione su 5 linee, dalle attuali 9, ed in una sola delle due aree disponibili, con l’abbandono di circa 52.000 mq.; conseguentemente il taglio dei costi fissi di 10,86 milioni di euro ed il ritorno in positivo degli indicatori di redditività da -3,4% del 2007 a + 3,7%; un esubero di circa 300 persone di cui 220 fra gli operai diretti, 60 fra gli operai indiretti e 20 fra gli impiegati.
“Chiediamo un piano di investimenti pluriennale adeguato alla vastità del progetto di riorganizzazione della fabbrica di Treviso – puntualizza Ficco – che vada oltre i 9,3 milioni di euro fino ad ora prospettati dall’Azienda fra il periodo 2008-2009; inoltre vogliamo sapere se la destinazione delle aree dimesse resterà industriale”.
Oggi, presso l’Unione degli Industriali di Venezia, Sindacati e Azienda si incontreranno alle ore 14,00 per proseguire il confronto.

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 10 luglio 2008

 

 

torna all'homepage