| COMUNICATO
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      nazionale
ELECTROLUX;“PER UN ACCORDO DOBBIAMO DISCUTERE DEI TRECENTO ESUBERI
      DELLA FABBRICA DI TREVISO E DEL FUTURO DEL GRUPPO IN ITALIA”.OGGI INCONTRO TRA LE PARTI ALL’UNIONE INDUSTRIALI DI VENEZIA (INIZIO ORE
      14.00)
 Dichiarazione di Gianluca Ficco, Coordinatore
      nazionale Uilm del settore elettrodomestico
Si è concluso il giro di incontri fra l’Electrolux
      e i coordinatori nazionali di Fim, Fiom, Uilm e i tre maggiori
      imprenditori interessati a reindustrializzare il sito di Scandicci
      (Firenze), colpito dalla decisione della multinazionale svedese di cessare
      entro aprile 2009 la produzione di frigoriferi.Un quarto imprenditore potrebbe farsi avanti nei prossimi giorni con un’ulteriore
      proposta e tutti gli investitori hanno dichiarato di poter rioccupare
      circa 400 lavoratori.
 “Sarà Electrolux a scegliere l’investitore più affidabile –
      afferma Gianluca Ficco coordinatore nazionale Uilm del settore
      elettrodomestico - noi chiederemo un piano credibile e garanzie
      occupazionali per un numero minimo di anni. Una cosa è certa: oggi il
      piano di reindustrializzazione è un’opportunità concreta, che dà
      nuovamente prospettive ai 450 lavoratori di Firenze.”
 “Se, però, vogliamo davvero provare a raggiungere un accordo, dobbiamo
      discutere dei 300 esuberi dichiarati dall’Azienda nella fabbrica di
      Treviso e del futuro del Gruppo nel nostro Paese. Possiamo evitare questi
      esuberi usando gli strumenti della cassa integrazioni guadagni e dekka
      mobilità volontaria incentivata”.
 Il piano presentato dall’Electrolux per la fabbrica di Susegana
      (Treviso) prevede: la focalizzazione sulle gamme medio-alte, per un volume
      complessivo di 945.000 pezzi annui (circa 150.000 in meno rispetto al
      2007); la concentrazione della produzione su 5 linee, dalle attuali 9, ed
      in una sola delle due aree disponibili, con l’abbandono di circa 52.000
      mq.; conseguentemente il taglio dei costi fissi di 10,86 milioni di euro
      ed il ritorno in positivo degli indicatori di redditività da -3,4% del
      2007 a + 3,7%; un esubero di circa 300 persone di cui 220 fra gli operai
      diretti, 60 fra gli operai indiretti e 20 fra gli impiegati.
 “Chiediamo un piano di investimenti pluriennale adeguato alla vastità
      del progetto di riorganizzazione della fabbrica di Treviso – puntualizza
      Ficco – che vada oltre i 9,3 milioni di euro fino ad ora prospettati
      dall’Azienda fra il periodo 2008-2009; inoltre vogliamo sapere se la
      destinazione delle aree dimesse resterà industriale”.
 Oggi, presso l’Unione degli Industriali di Venezia, Sindacati e Azienda
      si incontreranno alle ore 14,00 per proseguire il confronto.
Ufficio Stampa UilmRoma, 10 luglio 2008
 
      
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